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13 Ago 2018

Agricoltura: 235 milioni per i giovani siciliani. Approvata graduatoria

“Ancora risorse finanziarie dalla Regione per offrire nuove opportunità di impresa ai giovani siciliani che vogliono tornare nelle campagne. Duemila domande ammesse sono un buon inizio. Faremo di più, senza lasciare un solo euro e soprattutto faremo presto a definire le graduatorie per evitare le lunghe ed estenuanti attese degli anni passati. La Sicilia riparte. Tutti ai remi!”.

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in merito all’approvazione della graduatoria del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 che destina complessivamente 235 milioni di euro per l’avviamento di nuove aziende condotte da giovani agricoltori, anche attraverso interventi complementari. Arriva così a compimento una misura del Psr (6.1 ‘Aiuto all’avviamento d’imprese per i giovani agricoltori’) attesa da anni.

In particolare, sono destinati 40 milioni di euro per i mille beneficiari, ai quali si sommano le sottomisure attivabili dell’ambito del ‘Pacchetto giovani’: centosessanta milioni per la 4.1 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole); venticinque milioni per la 6.4A (Investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole) e dieci milioni per la 8.1 (Sostegno alla forestazione/imboschimento). La graduatoria è pubblicata sul sito del Programma (www.psrsicilia.it alla voce news). Trascorsi trenta giorni per eventuali richieste di riesame, ci saranno gli impegni di spesa a favore dei primi mille giovani. L’attuazione del Programma di sviluppo rurale procede, quindi, a pieno regime e già per quest’anno sono stati raggiunti gli obiettivi di spesa previsti.

“Questa larga partecipazione – evidenzia l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera – è il segnale di una grande voglia da parte dei giovani siciliani di impegnarsi in uno straordinario settore, pilastro del modello di sviluppo che perseguiamo. Attraverso il contributo a fondo perduto, consentiremo a mille imprese di iniziare l’attività agricola”.

I progetti presentati da tutta l’Isola e valutati sono stati 3.143, per un totale di oltre quattromila giovani che hanno fatto domanda di partecipazione (ciò perché il bando consente gli insediamenti plurimi a valere sullo stesso progetto). Dopo il forte impulso del Governo, gli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura in due mesi (dal 14 giugno) sono riusciti nell’obiettivo di pubblicare la graduatoria. Le domande ammissibili sono 1.996, quelle non ricevibili 696 e, infine, 451 i progetti non ammissibili.

«Un plauso – riprende l’assessore – va al Dipartimento, agli Ispettorati provinciali e a tutti i funzionari che si sono spesi in questa attività perché hanno istruito e portato a compimento, con spirito di abnegazione vista la carenza di organico, una grande mole di lavoro».

Articolo tratto da IlSicilia.it

20 Mar 2018

Sicilia, Gennuso: “Agricoltura al collasso, Musumeci apra un tavolo con Bruxelles”

“L’agricoltura in Sicilia è oramai al collasso. Il presidente della Regione Musumeci convochi tutti gli eurodeputati e l’assessore regionale al ramo e apra un tavolo serio con Bruxelles”. A lanciare l’ennesimo grido dall’allarme è il deputato all’Ars, Pippo Gennuso, sollecitato dai produttori della sud est, Pachino, Rosolini, Portopalo, Ispica e Pozzallo, entrati nel tunnel della crisi che sembra non avere via d’uscite. ” Ammiro gli sforzi dell’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera da me sollecitato – che sta monitorando la situazione dei produttori nelle province di Siracusa e Ragusa e plaudo il suo comportamento per avere bloccato due giorni fa, attraverso il Corpo forestale, una nave che voleva attraccare a Pozzallo con 50 tonnellate di grano proveniente dal Pakistan. Ma da solo contro i trattati europei e le assurde tolleranze dell’Ue, serve un’azione forte di contrasto con in prima linea il governatore, tutti gli eurodeputati siciliani, ed i parlamentari del territorio. Musumeci chieda l’intervento pure del presidente del Parlamento Europea, Antonio Tajani, perchè la questione è generalizzata e non riguarda soltanto il Mezzogiorno d’Italia. Qui non si tratta di una battaglia di colore o politica, c’è in palio la salvaguardia di migliaia di produttori che vedono i mercati invasi da merce che arriva da ogni parte del mondo. Non è possibile lasciare il raccolto sui campi, perchè i costi non riescono neppure a compensare le spese. Mi riferisco al pomodoro, zucchine, melanzane. Poi c’è anche la tragedia degli agrumi che nel trinagolo di Lentini – Carlentini e Francofonte sono rimasti negli alberi. Bisogna fermare questa invasione in agricoltura e studiare formule che rendano competitivi i prodotti della nostra terra. Con questo andazzo – aggiunge Gennuso – non è possibile tutelare il “Made in Italy” perchè un’ora di lavoro fatto in Africa forse viene pagato a un euro, altra cosa è qui in Sicilia. Ci troviamo di fronte ad una concorrenza sleale. I consumatori, tra l’altro, non sanno cosa acquistano e se nelle loro tavole portano prodotti carichi di pesticidi. Questo scempio va fermato in tempi rapidi”.

Tratto da NuovoSud.it

05 Feb 2018

Sicilia a rischio povertà, Musumeci: “Manovra da un miliardo”

PALERMO. “In Sicilia abbiamo avviato una manovra anticiclica che rimetta in circolazione, prestissimo, almeno un miliardo di euro, per ridare fiato alle piccole e medie imprese, dall’edilizia all’agricoltura, dall’artigianato alla pesca, dall’innovazione tecnologica al turismo. Una cura ricostituente per riportare in carreggiata la nostra Isola e avviare una seria inclusione socio-lavorativa”.

Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando il report sulla povertà nell’Isola diffuso dal Cevas, secondo cui “l’Isola è in Europa la regione con il più alto tasso di persone a rischio povertà: il 41,8%”.
“I dati allarmanti resi noti – continua – confermano le nostre denunce sulla incapacità della Regione a gestire, nel passato, una serie politica degli investimenti e a perseguire un chiaro modello di sviluppo. Inoltre, al nuovo governo nazionale chiederemo una sorta di ‘Piano Marshall’ per le aree interne dell’Isola, travagliate da un profondo degrado e da una desertificazione di risorse umane che, se non arrestate in tempo, potrebbero pregiudicare ogni futura possibile crescita”.
Articolo tratto da LetteraEmme.it