Manovra, terreni abbandonati anche in Calabria e Sicilia assegnati gratis a giovani e famiglie con tre figli

Una nuova ‘distribuzione’ delle terre, per convincere le famiglie a fare più figli. E una ‘tassa piatta’ anche per i professori che danno lezioni private. Sono alcune delle novità spuntate nell’ultima bozza della legge di Bilancio, limata fino all’ultimo, e pronta per essere trasmessa al Parlamento entro mercoledì, quindici giorni dopo il via libera del Consiglio dei ministri. Confermata, anche in questo testo, l’intenzione di introdurre i due cavalli di battaglia di Lega e Movimento 5 Stelle, ‘quota 100’ per la pensione e reddito e pensione di cittadinanza, con due disegni di legge collegati. Ecco in sintesi le principali novità:

FLAT TAX AL 15% PER I PROF CHE DANNO RIPETIZIONI: arriva una tassazione ad hoc, agevolata, anche per le lezioni private, se impartite da docenti «titolari di cattedra di ogni ordine e grado». Su questi redditi si potrà pagare una imposta del 15% sostitutiva di Irpef e addizionali regionali e comunali.

TERRENI GRATIS CON IL TERZO FIGLIO IN ARRIVO: Terreni affidati in concessione gratuita per 20 anni alle famiglie cui nasca il terzo figlio nel 2019, 2020 o 2021. E’ una delle misure «per favorire la crescita demografica» contenute nell’ultima bozza della manovra. Si prevede anche la concessione di mutui fino a 200mila euro a tasso zero alle famiglie che acquistino nelle vicinanze dei terreni la prima casa. A questa finalità andrà destinato il 50% dei terreni agricoli e a vocazione agricola di proprietà dello Stato non utilizzabili per altra finalità e il 50% delle aree abbandonate o incolte del Mezzogiorno. Oltre ai terreni dello Stato, saranno assegnati gratuitamente la metà di quelli abbandonati di Abruzzo, Basilicata, Calabria,Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per i quali nel 2017 era partita una sperimentazione della valorizzazione, che comprendeva le aree agricole inattive da almeno 10 anni, i terreni di rimboschimento in cui non si erano registrati interventi negli ultimi 15 anni e anche le aree industriali, artigianali, e turistico-ricettive abbandonate da almeno 15 anni. I terreni potranno andare anche a società di giovani imprenditori agricoli che riservano una quota del 30% alle famiglie col terzo figlio che arriva tra il 2019 e il 2021. Previsto l’accesso prioritario ai benefici per favorire l’imprenditorialità in agricoltura e il ricambio generazionale (da mutui agevolati per gli investimenti fino a un milione e mezzo a contributi a fondo perduto). Per sostenere i mutui prima casa a tasso zero (di 20 anni di durata) viene creato un apposito fondo al ministero delle Politiche agricole con 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per il 2020.  I ministeri dell’Agricoltura e della Famiglia dovranno definire «criteri e modalità» di attuazione della misura.

PIU’ FONDI ALLA FAMIGLIA, 20 MLN A CONSULTORI: per la famiglia viene anche rinforzato l’apposito fondo, con 100 milioni l’anno dei quali 20 andranno destinati ai consultori.

SI ALLENTA LA STRETTA SULLE PARTECIPATE LOCALI: sono ‘salve’ le società che, pur entrate nella ‘black list’di quelle da dismettere, hanno «prodotto un risultato medio in utile nel triennio» precedente la ricognizione che ha creato le liste.

DIMEZZATA L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: Nel triennio si passa dalle 400 ore previste per tecnici e professionali alle attuali 150 per i tecnici e 180 per i professionali, per i licei la riduzione è da 200 a 90 ore. Cambia anche il reclutamento. Arrivano le equipe per la scuola digitale.

PER RINNOVO CONTRATTO STATALI 4,2 MLD IN 3 ANNI: nella bozza aumenta lo stanziamento per il rinnovo, che sale a 1,1 miliardi nel 2019, 1,425 nel 2020 e 1,775 nel 2021. In attesa del rinnovo dei contratti i dipendenti pubblici nel 2019 avranno un’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,42% dal primo aprile che diventa lo 0,7% dello stipendio (escluso il salario accessorio, l’anzianità ecc) dal primo luglio.

DA FORZE ORDINE A ISPETTORI LAVORO, OLTRE 10MILA ASSUNTI: previste assunzioni aggiuntive in vari settori, da 1000 nuovi ispettori del lavoro per contrastare il lavoro nero (nasce anche un tavolo ad hoc per il caporalato) a 3mila ingressi al ministero della Giustizia, 775 al ministero dell’Interno, anche in relazione a ordine pubblico e immigrazione. In arrivo anche più di 6mila nuovi poliziotti e 1.500 vigili del fuoco.

SPINTA CONTRATTI STABILI, DA BONUS SUD A ECCELLENZE: nuovo bonus contributivo (per un anno, tetto a 8mila euro) per chi assume laureati under 30 o dottori di ricerca under 34. Potenziato il bonus Sud, che torna al 100% nel limite di 8.060 euro per chi assume under 35 o over 35 disoccupati da almeno 6 mesi. ‘Resto al Sud’si chiede fino a 45 anni.

VIA VITALIZI REGIONI O SCURE SU RISORSE: andranno adeguati i trattamenti sulla falsariga di quanto fatto dalla Camera entro sei mesi o arriveranno tagli del 30% delle risorse, eccetto quelle per la sanità. Dal 2020 i trasferimenti verranno tagliati per la metà delle somme destinate nel 2018 ai vitalizi.

OLTRE 1,5 MLD A FONDO RISTORO AZIONISTI BANCHE: arrivano con 525 milioni l’anno per il 2019-2021 per il ristoro degli azionisti delle banche venete e delle 4 banche che dimostrino di aver subito «danno ingiusto». Il ristoro sarà del 30% o comunque entro 100mila euro. I dividendi andranno dedotti. Potrà accedere anche chi abbia aderito a transazione. Corsia ‘preferenzialè per chi ha Isee sotto i 35mila euro.

SANITA’, PIU’ FONDI MA ACCESSO LEGATO A TAGLIO TICKET: più risorse nel triennio per il Fondo sanitario, 4,5 miliardi, cui le Regioni potranno accedere però solo se sarà siglato, entro gennaio, il nuovo patto per la Salute che dovrà contenere diverse misure tra cui la revisione dei ticket. Previsti anche più fondi per specializzazioni e borse in medicina generale.

CALANO MIGRANTI, SPESE TAGLIATE DI 1,6 MLD IN 3 ANNI: arriva una stretta sulle spese per i centri per i migranti “conseguenti alla contrazione del fenomeno migratorio» e tagli alle spese giornaliere per l’accoglienza.

CEDOLARE PER NEGOZI ENTRO 600 MQ, SOLO PER CONTRATTI 2019: la cedolare secca vale per gli immobili commerciali entro i 600mq (pertinenze escluse) e per i nuovi contratti 2019, sempre che non si sia chiuso in anticipo un affitto nel 2018.

Articolo tratto da GazzettadelSud.it