L’Ice e l’Università di Messina organizzano il primo corso per permettere alle aziende del settore di raggiungere i mercati esteri. Iniziativa del Piano Export Sud 2 finanziata con fondi Ponic 2014-2020.

PALERMO – Perché l’agricoltura non è più solo questione di coltivazione e di terreni. Per crescere ed andare avanti, in un mondo sempre più globale e “collegato” per vie telematiche, le imprese agricole devono inserirsi in una nuova prospettiva, più ampia e aperta all’innovazione tecnologica e digitale. A queste necessità hanno cercato di rispondere l’Ice, l’istituto internazionale commercio estero, e l’Università di Messina, con l’organizzazione del primo corso per imprese sull’innovazione digitale per raggiungere i mercati esteri, su iniziativa del Piano Export Sud 2, finanziata con fondi Ponic 2014-2020.
Il corso è stato riservato ad un massimo di 25 partecipanti provenienti da micro, piccole e medie imprese e consorzi regolarmente iscritti al registro delle imprese della camera di commercio territorialmente competente, unitamente a reti di impresa nonché start up, centri di ricerca e poli tecnologici. Le aziende partecipanti, dopo le quattro giornate di lezione, che si terranno nel mese di febbraio, saranno in grado di comunicare attraverso i principali strumenti digitali, realizzare campagne di web marketing e progetti di e-commerce anche nei mercati complessi (Stati Uniti, Medio Oriente, Russia, Asia e Oceania). A seguito della partecipazione alla fase di aula, per quelle aziende che avranno partecipato ad almeno tre giornate su quattro, verranno erogate 12 ore di affiancamento personalizzato tramite esperti e docenti della faculty Ice, per approfondimenti specifici e assistenza alle aziende che vorranno realizzare e valorizzare un progetto di innovazione digitale volto all’export.
L’affiancamento personalizzato prevede per le imprese il riconoscimento di un aiuto di Stato figurativo de minimis del valore di 1.320 euro per ogni impresa che ne usufruirà. Sono state ammesse a partecipare alla selezione le imprese che hanno sede operativa nella regione Sicilia, in regola con le norme vigenti in materia fiscale, assistenziale e previdenziale e in possesso di potenzialità di internazionalizzazione e capacità di apertura verso il mercato. L’ultimo punto prevede, come requisiti minimi: il possesso di un sito internet o, in alternativa, la presenza con una pagina informativa in un social network; la capacità di garantire una risposta telematica (ad esempio posta elettronica) almeno in una lingua straniera alle richieste provenienti da interlocutori esteri. In ultimo, le imprese non devono essere in stato di fallimento, di liquidazione o di amministrazione controllata.
Le aziende candidate che rispondono ai requisiti di ammissibilità sono state ammesse secondo l’ordine cronologico di trasmissione via pec della domanda di iscrizione. Il Piano Export Sud II, all’interno del quale si inserisce questa iniziativa lavora a sostegno delle Regioni cosiddette meno sviluppate (Campania, Calabria, Puglia Basilicata e Sicilia) e delle Regioni definite “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna) rientra nelle misure previste dal Pon “Imprese e competitività” 2014-2020 Fesr-Asse III competitività Pmi, azione 3.4.1. “Progetti di Promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”.
Con la realizzazione di questo corso Ice Agenzia e l’Università di Messina vogliono dare un contributo per far comprendere alle imprese le potenzialità del mondo digitale ed il loro positivo impatto sulle strategie aziendali per raggiungere il cliente estero, anche in una chiave di opportunità offerte dalla cosiddetta quarta rivoluzione industriale Impresa 4.0.
Articolo tratto da QdS.it